Quella del tonno è una pesca stagionale, molto intricata e laboriosa, che si svolge nell’arco di pochi mesi, dall’inizio della primavera ai primi di giugno, ma consta di lunghi preparativi e lavori che tengono impegnati i tonnaroti già molti mesi prima di calare in acqua la struttura-tonnara. Quest’ultima è una enorme “trappola”, fatta di reti che occupano un’area di 350.000 mq, che vengono poste a circa 30-40 metri di profondità, tra Favignana e Levanzo, per intercettare e catturare i tonni che vengono “spinti” in essa. Ad inizio Maggio i tonni arrivano dallo stretto di Gibilterra spinti dalla necessità riproduttiva. Si dirigono verso la Liguria, scendono lungo il Tirreno fino a raggiungere le coste siciliane dove incontrano le condizioni ottimali per riprodursi. Arrivando nelle acque delle Egadi incontrano le varie camere che costituiscono il corpo della tonnara, dove restano intrappolati. La mattanza è solo la parte terminale di questa complessa “macchina” da pesca.